25 luglio 2024 – C’è anche un po’ di Umbria in aerei, elicotteri, droni e veicoli spaziali che solcano i cieli di ogni continente o gli spazi del cosmo. Quell’Umbria che, insieme a sole altre cinque regioni italiane (Puglia, Campania, Piemonte, Lazio e Lombardia), da lunedì 22 a venerdì 26 luglio è volata in Regno Unito, a Londra, per prendere parte al Farnborough International Airshow 2024. Una partecipazione resa possibile grazie alle politiche e al sostegno finanziario e tecnico della Regione Umbria, messo in campo attraverso l’agenzia Sviluppumbria e con il supporto di Confindustria Umbria.
Una consistente delegazione dell’Umbria Aerospace Cluster, composta da diciannove aziende su quarantadue che aderiscono alla rete, sta infatti partecipando attivamente, siglando sin da subito numerosi contratti di affari, a quello che rappresenta l’appuntamento espositivo più importante del settore a livello globale insieme a quello di Parigi-Le Bourget che si svolge negli anni dispari. Una manifestazione biennale a cui partecipano i maggiori player internazionali del settore e dove si traccia il futuro di questo comparto così strategico ed economicamente rilevante. Le diciannove aziende umbre protagoniste in fiera sono: Aerospace Manufacturing Company – Amco di Foligno; Angelantoni Test Technologies di Massa Martana; Comear di Spello; En4 di Corciano; Era Electronic Systems di Perugia; Fomap di Assisi; Fucine Umbre di Terni; Meccanotecnica Umbra di Campello sul Clitunno; Ncm di Foligno; Oma di Foligno; Qfp di Spoleto; Rampini di Passignano sul Trasimeno; Serms di Terni; Sky Eye Systems di Foligno; Temis di Passignano sul Trasimeno; Test Industry di Perugia; Umbragroup di Foligno; di Torgiano e Vga di Deruta. Si tratta di tutte realtà specializzate nella progettazione, nello sviluppo e nella produzione di componenti meccaniche e di tecnologie, alcune delle quali da esse stesse brevettate, che vengono installate in molti dei veicoli volanti attualmente in produzione.
Durante la cinque giorni, l’avveniristico ed elegante stand della Regione Umbria, curato da Sviluppumbria in partnership con il Cluster, è stato visitato dalla presidente della Giunta regionale Donatella Tesei e dall’assessore regionale allo sviluppo economico Michele Fioroni, i quali sono anche stati impegnati in vari incontri e riunioni con realtà strategiche come l’Aiad (Federazione aziende italiane per l’aerospazio, la difesa e la sicurezza) – presente il suo presidente Giuseppe Cossiga – e con importanti gruppi industriali del settore quali Leonardo. Nel grande padiglione allestito dal gruppo italiano, infatti, la delegazione umbra, accompagnata sempre dal vicepresidente del cluster Claudio Becchetti, ha avuto un colloquio proprio con il presidente di Leonardo, Stefano Pontecorvo. “La presenza del cluster umbro a Farnborough – ha spiegato Fioroni – è fortemente voluta e sostenuta dalla Regione.
La qualità della nostra produzione in questa filiera è riconosciuta e apprezzata. Le nostre aziende sono fornitrici di primo livello di alcuni dei più grandi colossi mondiali e sono coinvolte in numerosi progetti internazionali, anche di ricerca, come dimostrano gli innovativi brevetti esposti qua. Insomma, il cluster sta crescendo e sta facendo sistema. Proprio il fatto che queste aziende abbiano la forza di sviluppare congiuntamente progetti e prototipi, garantendo una flessibilità produttiva che i player internazionali magari non trovano nel singolo fornitore, è un importante punto di forza del nostro territorio”. “In quest’occasione – ha inoltre fatto sapere Fioroni – abbiamo anche incontrato il presidente di Leonardo con cui abbiamo cominciato a gettare le basi di nuove progettualità che vogliono vedere nell’Umbria un laboratorio di sperimentazione nella filiera dell’aerospazio in Italia”. “Il Cluster aerospaziale umbro – ha sottolineato Tesei – è cresciuto e rappresenta un’eccellenza riconosciuta a livello mondiale. Il tipo di componentistica, l’innovazione tecnologica e il modello di filiera che le nostre imprese stanno portando avanti rendono molto interessante questo comparto. La Regione vi ha creduto, investito e ora sta portando avanti insieme alle imprese stesse quest’azione di crescita continua perché è un settore di grandissima attualità, in grado di dare tanto lavoro di qualità, specialmente ai nostri giovani”.
A proposito l’Umbria Aerospace Cluster è composta da quarantadue aziende e impiega direttamente 4.500 persone. Ha un giro di affari di 800 milioni di euro, con una crescita degli investimenti in ricerca e sviluppo del 10 per cento annuo. “La crescita del settore – ha commentato il presidente del Cluster Daniele Tonti – è testimoniata anche dal numero delle imprese presenti a Farnborough. Due anni fa eravamo undici e quest’anno siamo diciannove. Siamo orgogliosi di poter mostrare al mondo la qualità, la competenza e la tecnologia che la nostra filiera aerospaziale esprime. L’alto numero di visite ricevute in questi giorni, sia a livello istituzionale che di player del settore aerospaziale, è molto significativo. L’industria aerospaziale è tra le più importanti, non solo a livello numerico, sotto il profilo occupazionale e di fatturato, ma soprattutto per gli investimenti in tecnologia e innovazione che contribuiscono ad accrescere il valore aggiunto dei prodotti e far crescere un territorio dal putto di vista delle competenze”.
Nel giorno inaugurale, anche le autorità nazionali italiane hanno visitato lo stand dell’Umbria Aerospace Cluster informandosi sulle attività delle imprese presenti: sono intervenuti infatti il ministro della difesa Guido Crosetto, l’ambasciatore d’Italia nel Regno Unito, Inigo Lambertini, il viceministro delle Imprese e del Made in Italy, Valentino Valentini, il viceministro degli Affari esteri, Edmondo Cirielli, e la deputata Stefania Craxi, presidente della Terza commissione permanente Affari esteri e Difesa. “La presenza dell’Umbria – ha dichiarato Valentini – colpisce sia per la qualità delle produzioni che per l’innovazione tecnologica che riesce a mettere in campo. Sicuramente una presenza efficace e importante, che dimostra come ci sia tradizione nel campo della produzione, ma anche capacità di innovazione non seconda a nessuna delle regioni e dei Paesi qui rappresentati”. “Mi complimento con le tante imprese umbre – ha commentato anche Cirielli – che hanno forza e coraggio di investire in questo settore. È un fatto assolutamente positivo e il governo non può che essere felice, specialmente in questo ambito che impiega lavoro di maggiore qualità ed è anche capace di maggiore resilienza rispetto alla concorrenza di quantità. Quindi una posizione che consente una crescita tecnologica importante per l’Umbria e per l’Italia”.
Tra le curiosità di questa edizione del Farnborough International Airshow, la presentazione in anteprima di uno dei primi modelli di Lilium, un innovativo jet elettrico al cui progetto e sviluppo ha contribuito proprio una delle aziende del cluster umbro.
Da segnalare, inoltre, l’evento esclusivo organizzato dall’Umbria Aerospace Cluster nei suggestivi spazi del museo del Tower Bridge di Londra a cui, insieme alle aziende e alle istituzioni umbre, hanno preso parte player internazionali e personalità quali l’ambasciatore Lambertini e alcune massime autorità del settore della difesa aerospaziale italiana tra cui il generale ispettore capo Giuseppe Lupoli, direttore di Armaereo del Segretariato generale della Difesa, e il generale di brigata aerea Stefano Castelnuovo, referente del programma congiunto Italia-Gran Bretagna-Giappone per l’aereo da caccia di sesta generazione Gcap (Global Combat Air Programme) al cui sviluppo dovrebbero partecipate anche le aziende umbre.