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Il Cluster umbro dell’aerospazio cresce per dimensioni, fatturato e occupati. Innovazione, competenze e partnership: le sfide per il futuro

Perugia, 12 dicembre 2024 – Si è tenuto nei giorni scorsi un incontro di networking in occasione del 16° anniversario dalla fondazione di Umbria Aerospace Cluster. Un momento significativo per fare il punto della situazione, che evidenzia la crescita del Cluster: dalle sei aziende fondatrici del 2008 alle 42 aziende associate nel 2024, con ulteriori quattro aziende in procinto di aderire. Queste realtà raggiungono insieme un fatturato aggregato vicino al miliardo di euro e contano oltre 5 mila dipendenti.

Il comparto dell’aerospazio e della difesa rappresenta il settimo settore manifatturiero al mondo, il quarto in Europa e il primo in Italia per dimensioni e rilevanza, con un primato nel settore dei sistemi integrati ad alta tecnologia. Le previsioni di mercato indicano una decisa ripresa post-crisi: nel 2024 i livelli di produzione del comparto aerospazio in Umbria supereranno quelli del 2019, in netto anticipo, quindi, rispetto all’andamento del comparto a livello mondiale. Si attende inoltre una ulteriore crescita dei volumi nel medio-lungo termine con le imprese umbre che partecipano ai principali programmi internazionali dei grandi player come Airbus, Boeing e Leonardo e sono attivamente coinvolte nella space economy, collaborando con l’Agenzia Spaziale Italiana e l’Agenzia Spaziale Europea.

Lo scopo principale del Cluster è promuovere partnership, cooperazione e dialogo tra le aziende associate e i grandi gruppi del settore, sia a livello nazionale che internazionale. L’obiettivo è avviare strumenti di innovazione di filiera e favorire il trasferimento di competenze e opportunità di lavoro.

“Umbria Aerospace Cluster – ha sottolineato il Presidente di UAC Daniele Tonti – è, tra i 15 Distretti dell’Aerospazio regionali presenti in Italia, l’unico costituito interamente da aziende private (grandi imprese e PMI), senza aziende leader nazionali con partecipazione pubblica o intervento diretto pubblico nell’Organo di Governo. Questo rappresenta un elemento di distinzione, ma pone anche importanti sfide. Sebbene il settore sia oggi in crescita, con indicatori apparentemente favorevoli per le aziende aerospaziali umbre, emergono campanelli di allarme che potrebbero compromettere questo trend positivo. È fondamentale quindi favorire percorsi di partnership e dialogo tra Pmi e grandi imprese, al fine di rafforzare la filiera attraverso il trasferimento di competenze. È indispensabile intensificare i rapporti con scuole superiori, ITS e centri di ricerca, per rispondere rapidamente alla crescente domanda di profili tecnici operativi e stem altamente qualificati. Sta diventando sempre più cruciale per le aziende identificare, e in questo il Cluster può fornire supporto, nuovi strumenti che consentano alle imprese dell’aerospazio di continuare ad effettuare investimenti in innovazione e sviluppo in un business che, diversamente da altri, è sia capital che labour intensive.

Solo così si potrà continuare a sostenere l’innovazione nel settore e la competitività sui mercati nazionale ed internazionale, favorendo l’allargamento della base produttiva e la sua crescita con procedure più rapide ed efficienti.

Questo – ha concluso Tonti – è stato il lavoro di Umbria Aerospace Cluster negli ultimi anni, in sinergia con gli stakeholder regionali: costruire un ecosistema in Umbria che si configuri come motore propulsivo per l’innovazione e la crescita del settore aerospaziale nella regione, al fine di poter offrire una nuova offerta di filiera che sia riconosciuta ed attrattiva a livello internazionale”.

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